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Albo della consulenza: la scelta di non aderire



Non mi sono iscritto, nè mi iscriverò (pur avendone diritto essendo stato uno dei primi consulenti indipendenti e socio fondatore di Nafop, l'associazione di categoria) a quella vergogna che viene chiamata albo della consulenza finanziaria.


Dieci anni non sono bastati a creare un albo dei consulenti finanziari indipendenti.


L'albo è stato istituito nel 2007, ma la scusa iniziale dell'antieconomicità ne ha impedito subito l'avvio. Poi si è svolta la lotta politica sulla questione del nome, per cui l'aggettivo indipendente si è trasformato in autonomo. Successivamente si è cercato di impedire che il consulente finanziario, ormai "autonomo" potesse operare fuori sede. Infine l'albo ha preso avvio, ma siamo nel 2018, quando ormai non si parla più di un albo dei consulenti indipendenti ma di un albo fatto rientrare sotto l'egida dei "rivali" promotori finanziari. "A distanza quindi di dieci lunghi anni c'è stato un susseguirsi di puntuali azioni di contrasto che, per svariati motivi, hanno tarpato le ali alla consulenza finanziaria indipendente ogni qualvolta tutto sembrava pronto per il decollo. Una serie di lineari coincidenze, che incastrate insieme come tessere di un puzzle raffigurano un disegno a più mani, abbozzato sulle linee tratteggiate dalle lobbies degli intermediari finanziari interessati a mantenere lo status quo (cit.)" (principalmente banche e promotori).


Infine, quale ultimo e definitivo ostacolo, per l’iscrizione all’Albo Unico dei consulenti finanziari è stata richiesta ai consulenti finanziari indipendenti (autonomi) una serie di adempimenti e controlli senza senso che limitano e condizionano enormemente lo svolgimento dell’attività, tal punto che solo un centinaio di consulenti autonomi si sono iscritti all'albo invece dei 2000 previsti.


Ho sempre voluto svolgere l'attività di Consulente, non di burocrate, da qui la mia scelta di non aderire ad un albo che non mi vuole, che anzi danneggia la consulenza finanziaria e, di conseguenza, tutti quei risparmiatori che dall'indipendenza dei consulenti avrebbero potuto trarne grosso beneficio.


E tanto per capire come funzioneranno le cose, a pochi mesi dall'avvio dell'albo sono già partiti i controlli: in 13, tra rappresentanti dell'OCF (l'organismo di controllo dell'Albo, in mano agli ex promotori) e della guardi di Finanza, si sono recati a far verifiche presso due società di consulenza finanziaria autonoma. Chissà quali gravi colpe avranno mai commesso!!!


E ciò mi ha confermato ulteriormente che la mia scelta è stata giusta.

Continuerò a fare ciò che so far meglio: la Pianificazione finanziaria personale e ad insegnare ai risparmiatori come rendersi finanziariamente autonomi dalle varie tipologie di consulenza.



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