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Investire in autonomia: gli errori da evitare

Ci hanno fatto credere, le istituzioni finanziarie e tutto l’entourage, che per investire sia necessario farsi consigliare da banche, consulenti, ecc.


Altrimenti i rischi sono enormi e pochi i guadagni. Invece facendosi seguire da qualche esperto i rischi scompaiono e i rendimenti sono certi. Tutt’altro.


Imparare la finanza non è così difficile, è alla portata di chiunque voglia metterci un po’ di impegno e i vantaggi sono tanti, soprattutto non ci sono conflitti d’interesse e non si comprano strumenti di cui non abbiamo bisogno e che servono solo ad arricchire gli intermediari.


David Swensen, uno dei più grandi investitori, Chief Investment Officer presso la Yale University, autore del libro "Unconventional Success: A Fundamental Approach To Personal Investment" (Successo non convenzionale: un approccio fondamentale all'investimento personale), fortemente critico dell’industria dei fondi di investimento, amava sottolineare che ogni investitore serio dovrebbe prendersi cura personalmente dei suoi investimenti senza delegare a terzi la gestione dei propri risparmi.


Secondo Swensen i money manager professionali non hanno a cuore i soldi dei clienti perché vivono in un pesante conflitto di interessi: guadagnano applicando commissioni di gestione, le più alte possibili, a quanti più soldi hanno in gestione e non certo per i risultati raggiunti.


Commissioni alte di gestione sono in conflitto con alti profitti per i clienti.


E quindi? Quindi, possiamo fare da soli!


E’ necessaria però un po’ di attenzione, ci sono degli errori assolutamente da evitare.


- Evitare il market timing, cioè investire cercando di prevedere quale sarà il mercato o strumento che darà il miglior rendimento nel prossimo futuro. E’ come al supermercato cambiare continuamente fila, alla fine ci passeranno tutti davanti. Il motivo principale è che il market timing costa denaro perché non è qualcosa che si può fare gratis.


Ogni volta che comprate o vendete un titolo infatti pagate un intermediario. Quindi c’è una perdita in termini di spese e commissioni e questo riduce i rendimenti complessivi.


- Evitare la selezione dei titoli per i quali pure c’è un costo di intermediazione (e di imposizione fiscale) senza alcuna garanzia che la selezione porti a risultati concreti.


- Evitare di investire in ciò che non si conosce, evitando così cattive sorprese.


Per un efficace investimento gli elementi più importanti sono invece la creazione di una propria asset allocation e una attenta diversificazione.


Buon investimento a tutti.

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